Presenta particolari di arredo appositamente disegnati, come le incorniciature lignee delle porte o il grandioso camino marmoreo dell’attiguo salotto ispirato a motivi del tardo ‘500.
Presenta particolari di arredo appositamente disegnati, come le incorniciature lignee delle porte o il grandioso camino marmoreo dell’attiguo salotto ispirato a motivi del tardo ‘500.
Il salotto liberty conserva ancora la decorazione originale e pertanto qui è possibile “respirare” ancora l’atmosfera ciarliera e aristocratica di fine Ottocento. L’attuale proprietario ha deciso di aggiungere, in luogo del vaso, ora scomparso, posizionato al centro del divano circolare, una scultura diFrancesco Messina.
Le tele del “Salotto rosa” eseguite dall’artista Carlo Grossi (1857-1931) raffigurano le “Fasi del giorno” come figure femminili che danzano avvolte nei fiori, in un clima liberty evidente soprattutto negli elementi secondari: nastri, vele, capigliature delle figure rese con pennellate lievi e cangianti, cromaticamente brillanti e richiamanti un innocuo erotismo. Il soffitto dell’ampia sala è attribuibile a Lelio Rossi (1844-1907) ed è legato a stilemi geometrici legati al tardo neoclassicismo con grottesche richiamanti i moduli di ripresa neorinascimentali.
Il piccolo bagno ninfeo situato al piano terra, decorato con un paesaggio verde e monatagnoso di sapore esotico, forse legato all’Africa e alle imprese coloniali a cavallo tra Otto e Novecento.
Le stanze più ampie, nel prestigioso contesto architettonico, sono fruibili per esposizioni, mostre ed eventi artistici e/o culturali.